Pecore che passione!!
Si proprio così, animali disprezzati o usati come termini di paragone poco lusinghieri sono le protagoniste indiscusse di due fantastici libri. Brillanti, esilaranti sotto certi aspetti sorprendenti sono le pecore uscite dalla penna di Ulrich Hub.
Hub ha ritrovato lo smalto dei tempi dell’Arca parte alle Otto, visto che il libro che lo ha seguito Le Volpi non mentono mai non era indimenticabile. Questo nuova storia però lo è. In effetti, l’ho letta due volte intrigata da queste simpaticissime pecore.
Non hanno un nome ma le conosciamo attraverso una loro particolare caratteristica fisica che le distingue: la pecora con il ciuffo di lato, la pecora con l’apparecchio la pecora con la benda sull’occhio, la pecora con la gamba ingessata e poi l’ultima pecora. Quella bisbetica, il bastian contrario, che a sempre da ridire su tutto. E’ se vogliamo un racconto natalizio ma che tocca temi che andrebbero discussi sempre: l’amicizia, la solidarietà, la forza della coesione. L’ironia e il sottile umorismo di Hub andrebbero “impacchettati” e regalati tanto sono speciali e preziosi.
Bel racconto, anche i personaggi di contorno, la capra, il bue, l’asino e i cammelli sono perfettamente inseriti nella trama narrativa , il finale è aperto o meglio fissa un’altro appuntamento per il prossimo Natale, ma noi di sicuro non aspetteremo il 25 dicembre per narrarlo ancora.
Siamo sempre in territorio ovino quando ho letto e apprezzato. L’ Albo illustrato di Emilio Urberuaga Gilda la Pecora Gigante.
Una pecora così grande nessuno l’aveva mai vista, e dunque le sue dimensioni creano non pochi problemi ai poveri pastori che la devono mungere e tosare. Per questo arrivano a prendere una decisione drastica. Per sfuggire a un destino tragico Gilda è costretta a fuggire. Sembra che però non riesca a trovare il suo posto nel mondo viste le sue insolite dimensioni, ma poi un incontro fortunato farà di lei un’eroina con un lieto fine molto azzeccato. Un albo che sovverte i canoni a cui siamo abituati in fatto di pecore e di gregge, ma le sorprese a volte sono molto piacevoli. Le immagini sono a piena pagina, quasi a enfatizzare le gigantesche misure di Gilda e sono in armonia con il testo mai sovrastante riaspetto alla parte iconografica. Il risultato è un Albo illustrato molto speciale, che sarà un piacere leggere ai bambini anche piccolissimi.
Vi lascio in un mare di “belati” ma affido al coccodrillo i saluti e l’appuntamento per le prossime letture.